Cultura o contante? In vetrina meglio l’arte!
Le vetrine della nostra sede inaugurano il progetto esponendo una panoramica della storia della stampa.
Recentemente di fronte la sede della nostra associazione è stato aperto uno sportello automatico atm per il prelievo dei contanti, uno dei tanti che stanno invadendo la città, modificandone il paesaggio e togliendo altri spazi ai residenti: dalla vita urbana all’asettico denaro senza lavoro, Venezia è esposta a una nuova minaccia.
Il progetto “Storia in vetrina” vuole proporre un nuovo concetto di vetrina, che non sponsorizza solo prodotti o servizi ma storia e cultura, ed è proprio di fronte alla vetrina dell’ennesimo atm che vogliamo allestire la nostra “Storia in vetrina”. Vuole essere una risposta alla dilagante comparsa di questi sportelli, un invito a fare altrettanto nel nostro sestiere e negli altri per riportarci un po’ di umanità. Tramite tecniche, saperi e qualsivoglia forma di libera espressione, ci preme esibire una testimonianza di vissuto culturale.
Cominciando dall’arte, contrapponiamo delle occasioni sociali ed economiche altre alla sterile e appiattente colonizzazione dello spazio urbano da parte di non-luoghi con luci, colori e metodi spietati e alieni alla città.
STORIA|ESPOSTA
STORIA | ESPOSTA | 1: LA STAMPA D’ARTE
In quella che proponiamo come prima esposizione di una serie che ci auguriamo continuare spontanea da noi e in altre sedi, all’interno della vetrina oggetti e attrezzature della stampa d’arte narrano il suo percorso tecnologico e l’impatto sulla società, partendo dagli albori con i caratteri mobili per arrivare fino alla fotografia analogica.
In ordine cronologico questi oggetti – affiancati da brevi didascalie – espongono la Storia in vetrina, raccontata attraverso antichi caratteri mobili, matrici incise a mano, fogli di cotone stampati con il torchio, matrici litografiche e molto altro.
Fruibile dalla calle, passanti, curiosi, residenti e turisti potranno scoprire questo antico ma sempre attuale mondo della Stampa.
Progetto curato da Tiziano Ciao
Scarica in pdf: