Nitrico
NITRICO
12 Settembre
dalle ore 19:30 alle 20:30
Dimostrazioni di stampa calcografica ed esposizioni di opere grafiche
La Calcografia è una delle tecniche di stampa che Francesco Giusti ha utilizzato, ed è grazie ad essa che Doppiofondo è entrata in contatto con Giusti , con cui per 10 anni si sono realizzate collaborazioni, esposizioni ed eventi dedicati alla poesia .
Vogliamo quindi dedicargli un piccolo momento nel nostro laboratorio, durante il quale stamperemo alcune sue matrici calcografiche e potremo osservarne da vicino la manifattura .
Il Nitrico è un mordente detto anche "acido", utilizzato per l'incisione delle matrici di stampa, viene diluito in acqua ed usato per lavorare lastre esclusivamente di zinco. E' stato il mordente usato da Giusti durante le sue produzioni di stampa, spesso gestito in concentrazioni molto potenti e per lunghe "acidature". Si tratta di un prodotto chimico più tosto potente che deve essere maneggiato sempre con molta attenzione, capace di incidere e "mangiare" il metallo.
Per secoli l'acido nitrico è stato molto utilizzato dagli incisori, ancora oggi lo si trova in alcuni laboratori di stampa, anche se oramai è stato sostituito da soluzioni chimiche meno pericolose e a basso impatto ambientale, come il solfato di rame detto "verde rame".
Nei ricettari degli incisori dal seicento in poi ritroviamo numerosi prodotti usati per la morsura delle matrici, miscelati in acqua vengono versati in vasche nella quali l'incisore immerge la propria matrice. Così il disegno si incide sulla lastra di metallo detta "matrice".
"Senza ali in volo" è una rassegna di incontri, mostre, letture e performances per ricordare, e stare ancora un po' assieme, al nostro Chicco, nei luoghi che frequentava e gli erano cari.
Si parte il 29 agosto, si finisce il 4 ottobre.
È stato un filo d’erba, spuntato tra le mura della caserma in cui prestava servizio militare negli anni Settanta, a indirizzare Francesco “Chicco” Giusti verso la poesia . E da allora, ha scritto immagini e pensieri sulle pagine dei taccuini, talvolta dei libri, che aveva sempre con sé. Dagli anni Ottanta fino a oggi, Chicco incontra e collabora con molti* poeti e artisti esplorando la poesia in tutte le sue forme fino a consacrarle ogni suo gesto. Torri di carta si affastellano ora, come prima, sulla sua scrivania: pilastri instabili su cui poggiarsi, dentro cui trovare tutti i ricordi della sua vita. Le sue poesie, le sue immagini raccontano una parte della sua quotidianità di uomo ma forse, ancor di più, della sua pratica d’artista; la poesia nella sua forma più concreta, il suo fare, guardare, attendere, imparato dalla somma di tutte le cose vissute nella profondità del suo sentire antico. Gli eventi di questa rassegna si svolgeranno nei luoghi dove Chicco era di casa con mostre, letture, collaborazioni e presenza continua.
Francesco Giusti nasce a Venezia nel 1952; negli anni Ottanta pubblica i suoi primi scritti e collabora con molti artist* e poet* come Franco Beltrametti, Mara Cini, Rita Degli Esposti, John Gian, Dadi Mariotti, Tom Raworth, Jacopo Terenzio e, in anni più recenti, con Giorgio Agamben, Luciano Cecchinel, Tiziano Ciao, Vanessa Milan, Ottavia Salvador, Pier Franco Uliana. Impavido, ironico, libertario, Chicco Giusti è autore di diverse raccolte poetiche che contano più di mille testi. Da scrittore, viveva la città in modo politico e poetico, condividendo le sue poesie nei suoi luoghi di attraversamento.